Esposizione a nanomateriali nei luoghi di lavoro: la metodologia Nanolabel

Esposizione a nanomateriali nei luoghi di lavoro: la metodologia Nanolabel

Il volume “Esposizione a nanomateriali nei luoghi di lavoro” illustra una metodologia innovativa, basata su un approccio semi-quantitativo e multi-parametrico, per la valutazione, gestione e comunicazione del rischio in ambienti di lavoro (laboratori di ricerca e sviluppo, aree di produzione) che utilizzano nanomateriali.

Il volume raccoglie i risultati raggiunti dal progetto Nanolab (Metodologia di analisi dell’esposizione ai nanomateriali ingegnerizzati integrata alle tecniche di control banding per la gestione del rischio nei luoghi di lavoro), affidato al coordinamento del Laboratorio NEST della Scuola normale superiore (SNS-NEST) di Pisa, in collaborazione con il Centre for Nanotechnology Innovation dell’Istituto Italiano di Tecnologia (CNI@NEST), l’Istituto nanoscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNRNANO) e l’Associazione italiana per la Ricerca Industriale (Airi/Nanotec IT).

Il rapporto mira, in un’ottica di prevenzione, ad individuare gli eventuali rischi emergenti per la salute e la sicurezza derivanti dall’uso dei nanomateriali negli ambienti di lavoro. Dall’altra, mira a creare e promuovere, in un’ottica di medio-lungo periodo, strumenti pratici di supporto alla gestione e comunicazione del rischio.
Sulla base dei principali risultati ottenuti nell’ambito del progetto Nanolab, il volume illustra:

Le fasi della metodologia sviluppata sulla base degli standard di riferimento (ISO, OECD)
La descrizione e l’applicazione di tre casi studio di applicazione, realizzati nei laboratori di ricerca e sviluppo degli enti partner su tre tipologie di nano oggetti: grafene, nanofili e nanoparticelle.
La metodologia sviluppata nell’ambito del progetto Nanolab per l’analisi, gestione e comunicazione del rischio: la Nanolabel.
L’indagine sull’uso dei nanomateriali e sul loro sviluppo responsabile in Italia.
Il progetto utilizza un approccio semi-quantitativo e multi-parametrico, basato sia su modelli sia su misure dirette di esposizione, per la definizione dei livelli di rischio (control banding) delle attività legate ai nanomateriali e dei relativi protocolli e linee guida per l’utilizzo sicuro dei nanomateriali.

Il tema della comunicazione del rischio viene affrontato in maniera innovativa, con la definizione in schede di rischio, pittogrammi ed altri strumenti di comunicazione dedicati a tutte le figure professionali che hanno accesso ad ambienti di lavoro dove vengono usati i nanomateriali. Viene in particolare proposta l’implementazione di una etichetta “Nanolabel”, per facilitare un utilizzo sicuro dei nanomateriali.

Infine, lo studio riportato nel capitolo 4 nasce dall’intento di definire come applicare altri contesti di ricerca e produzione dei nanomateriali l’approccio metodologico sviluppato da NanoLab.

Lo studio è basato su un’indagine condotta su tutto il territorio Italiano e che ha coinvolto 173 organizzazioni della ricerca pubblica e privata con impegno rilevante di R&S sui nanomateriali. Emerge quindi un quadro aggiornato degli attori R&S, dei nanomateriali, delle aree di ricerca, applicazione e mercato e delle priorità per lo sviluppo responsabile riguardo al mondo dei nanomateriali e delle nanotecnologie.
I prossimi passi previsti riguardano l’applicazione della metodologia su altri casi studio, anche in contesti industriali. I partner di progetto sono interessati a ricevere manifestazioni di interesse per essere coinvolti nei futuri sviluppi della metodologia NanoLabel (per informazioni: info@airi.it)

Visita il sito Nano-lab

Pubblicazione su Esposizione Nanomateriali il volume in PDF

I risultati dello studio verranno presentati per la prima volta al convegno Ambiente e Lavoro 2018, nel Workshop “Esposizione a nanomateriali in ambienti di lavoro: strategia di valutazione e casi studio” previsto per il 19 ottobre a Bologna. Maggiori informazioni QUI.